Si eseguono, a pagamento, test che danno i profili cognitivi ed emotivi, dai due anni e mezzo in poi
Il valore dei test
Sono sempre attuali le discussioni sulla validità dei test cognitivi (Q.I.). Chi sostiene che siano inutili o dannosi, chi invece ci crede. La verità è altrove.
I test: un tentativo di capire misurando. I test che determinano il quoziente intellettivo danno una valutazione, rispetto alla media delle persone della stessa età e nella stessa area geografica, delle capacità di ognuno nei diversi linguaggi della nostra mente. Si considerano quei linguaggi che si possono “misurare”: ad esempio la logica, la percezione spaziale, l’abilità visuomotoria, la percezione visiva, i diversi tipi di memoria. Ogni valore è determinato attraverso una serie di giochi o domande; le risposte sono poco influenzate dalla preparazione culturale.
Ma il risultato dipende moltissimo dalla qualità di chi porge il test.
Perché e come il risultato dipende talora in modo decisivo dalla qualità di chi porge il test.
Il rapporto
La relazione che si stabilisce fra chi dà e chi riceve il test è fondamentale. Timore, ansia, antipatia, poca empatia, possono influire anche molto sui risultati.
L’intelligenza e la creatività del testista
Talora una risposta può risultare “sbagliata”, ma è frutto di pensiero creativo. Se chi porge il test non lo intuisce, segna un errore, senza approfondire e verificare se la persona è anche capace di dare la risposta più banale. E senza comprendere a quali ragionamenti sia dovuta la risposta data.
L’empatia
Bisogna comprendere le reazioni comportamentali di chi sta rispondendo. Talora, soprattutto nei bambini, le risposte sono sbagliate per una sfida, o per protagonismo, o perché il bambino è stufo. Bisogna intuire queste situazioni e saperle gestire.
Le note al test
Attraverso il lavoro testistico si possono notare elementi fondamentali, non compresi nei parametri del test. Ad esempio il pensiero creativo, la musicalità, gli entusiasmi bloccati, l’empatia, l’orientamento verso gli altri, verso l’adulto, verso la scuola. E suggerire i procedimenti più indicati per esaltare i “doni”.
L’esperienza
Per una valutazione e “somministrazione” corrette, è assai importante l’esperienza. É importante la sua entità, la sua durata nel tempo, la sua specificità. Quanti più test si sono fatti, tanto maggiore è la raffinatezza di interpretazione. Inoltre chi porge i test da molto tempo ha il “polso” dei cambiamenti e del susseguirsi delle tendenze, che più che la correttezza influenzano il tenore delle risposte e il contenuto di quelle libere.
Sensibilità artistica
Per “vedere” doni artistici